Più facile da eseguire, ma ugualmente efficace: basta un prelievo di sangue, mentre
in quella tradizionale deve intervenire il chirurgo per estrarre tessuto tumorale
Per i pazienti con un tumore del polmone in fase avanzata una biopsia liquida non invasiva potrebbe essere un’alternativa migliore al prelievo standard di un campione del tessuto polmonare. Secondo uno studio appena pubblicato sulla rivista Clinical Cancer Research dai ricercatori americani dell’Abramson Cancer Center della University of Pennsylvania, nei malati con un carcinoma polmonare non a piccole cellule (la forma più diffusa di cancro polmonare) l’innovativa metodica sarebbe più adeguata per individuare mutazioni genetiche rilevanti e decidere l’iter terapeutico da seguire.