Selenio, mio-inositolo e iodio: ecco come gli integratori possono aiutare la tiroide

cibi per combattere l'ipertiroidismo

L’endocrinologa spiega quale può essere il ruolo degli integratori naturali e dell’alimentazione nel trattamento dell’ipotiroidismo. Risposte anche su quando è necessario assumere un farmaco per la tiroide e sui valori di Tsh

 

Ipotiroidismo: si può trattare con rimedi naturali e alimentazione
Domanda. Mi hanno riscontrato un ipotiroidismo (valori 5,74) senza noduli alla tiroide. Avevo tutti i sintomi accentuati, compreso aumento di peso e fatica a perdere anche solo un grammo. Sono vegana, non uso medicinali, ero ricorsa ad un endocrinologo che tratta i pazienti con prodotti fitoterapici fatti da lui. Mi ha riscontrato una insulino-resistenza senza iperinsulinemia. Dopo un paio di mesi ho lasciato la cura in quanto i sintomi erano ancora tutti presenti compreso il peso nonostante una apparente perdita di liquidi iniziale. Ora assumo 1/4 di compressa di levotiroxina  perché metà compressa mi dava tachicardia, melatonina e vitamina D. Le chiedo cortesemente dopo quanto posso fare un primo controllo del Tsh per vedere se è cambiato qualcosa e non assuefarmi all’ormone che non voglio assumere a lungo? Premetto che, secondo me, nonostante i molti sintomi, non avrei dovuto rinunciare così presto a dei rimedi naturali. Nessuno dei medici che ho consultato mi ha parlato di alimentazione. Grazie ad internet ho scoperto che alcuni cibi sono consigliati ed altri no, però è sconfortante spendere tanti soldi e non ottenere le risposte giuste, ma solo terapie prestabilite.
 Risposta. Inizio col rispondere alla domanda più diretta: il prelievo per verificare il dosaggio della terapia si deve fare dopo circa 45 giorni dal raggiungimento della dose piena (calcolata secondo parametri specifici), dose che deve essere assunta con estrema gradualità, proprio per evitare disturbi ulteriori. Per quanto riguarda, la possibilità di influire sulla funzionalità della tiroide, riportandola alla normalità, se sono presenti autoanticorpi determinanti una tiroidite cronica, possono essere d’aiuto il selenio e il mioinositolo, se è un ipotiroidismo sine causa potrebbe essere d’aiuto una integrazione quotidiana di iodio. La possibilità di condizionare con gli alimenti tale equilibrio, non è validata scientificamente, ma potrebbe rappresentare una sinergia. Per quanto riguarda l’insulino-resistenza è un discorso diverso che potrebbe fortemente condizionare il peso, che se non si accompagna ad una significativa secrezione di insulina, non migliorerà semplicemente con alimentazione a basso indice glicemico ma sarà necessario utilizzare un integratore a base di mio e D-chiro-inositolo o proprio un farmaco a base di metformina, che sensibilizzano i tessuti all’azione dell’insulina stessa.    

Valori tiroidei, quando assumere il farmaco

Domanda. Ho 62 anni e i seguenti valori: Tsh 11,87 (7,0); Ft3 4,01 (4.00-8,30); Ft4 10,45 (10,60-19,40); Colesterolo totale 269. Non so se assumere la levotiroxina visto che i pareri di due endocrinologi sono diversi: c’è chi mi dice di aspettare ancora e chi mi dice di assumere il farmaco. Sono confusa e vorrei un suo parere.
Risposta. Quando il valore di Tsh supera 3, si può già concludere che c’è una condizione di ipotiroidismo. Una buona funzionalità tiroidea incide su tutti i metabolismi, normalizzando le varie funzioni cellulari, compreso il metabolismo dei grassi e quindi del colesterolo. Pertanto avere il valore di Tsh pari a 11, con valori di colesterolo elevato sono entrambi condizioni che possono essere normalizzate assumendo levotiroxina con notevole beneficio a tutti i livelli. 

Valori di Tsh e ipotiroidismo

Domanda. Facendo le solite analisi di routine con sorpresa ho trovato il valore del Tsh a 5.70. Il medico mi ha detto che potrebbe trattarsi di ipotiroidismo ma mi ha consigliato di ripetere le analisi tra due mesi e se dovesse risultare un valore alto allora mi prescriverà una visita dall’endocrinologo. Ma siccome la sera stessa che ho fatto le analisi mi è venuto mal di gola aggravatosi poi il giorno dopo mi chiedo se sia possibile che questo valore elevato sia dovuto anche all’infiammazione della gola. Ci può essere una correlazione? Inoltre, se fosse ipotiroidismo è giusto aspettare altri due mesi o dovrei andare subito dall’endocrinologo?
Risposta. Come detto altre volte, il valore di Tsh superiore a 3 esprime un rallentamento della funzionalità tiroidea, ipotiroidismo, che si riflette in una decelerazione generale a tutti i livelli cellulari. Pertanto è saggio ripetere il dosaggio del Tsh per avere certezza che sia elevato, ma è opportuno non attendere perché si potrebbe solo creare una vera e propria

condizione di Ipotiroidismo con tutti i suoi sintomi. Il mal di gola non è correlato a questa condizione.
 

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