L’industria saccarifera negli anni ’60 pagò gli scienziati per minimizzare l’importanza del collegamento tra il consumo di zucchero e l’insorgere di malattie cardiache e attribuirne invece la causa agli acidi grassi saturi, ovvero i grassi presenti nella carne e nei suoi derivati, nei latticini e in alcuni oli vegetali.
Questo è quanto emerge da documenti interni del settore, scoperti di recente da un ricercatore dell’Università della California, e pubblicati lunedì scorso sulla rivista JAMA Internal Medicine: questi documenti suggeriscono, riporta il New York Times, che almeno 50 anni di ricerca sul ruolo della nutrizione nello sviluppo delle malattie cardiache sono stati influenzati dall’industria saccarifera, incluso alcune raccomandazioni della dieta odierna.
“Sono stati in grado di deragliare la discussione sullo zucchero per decenni,” osserva Stanton Glantz, professore di medicin alla U.C.S.F. di San Francisco e autore dello studio. Continua a leggere